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Daniele Luttazzi è un comico, scrittore e conduttore televisivo italiano noto per la sua satira politica e sociale.

Daniele Luttazzi intervista Marco Travaglio (1/2) (Satyricon 2001)

Daniele Luttazzi intervista Marco Travaglio (2/2) (Satyricon 2001)

Il soprannome “il ribelle” è stato utilizzato per sottolineare la sua tendenza a criticare il establishment e le autorità attraverso il suo lavoro artistico. Ecco alcune informazioni chiave sulla sua carriera:

  1. Inizio della carriera: Daniele Luttazzi è nato il 26 gennaio 1961 a Sant’Arcangelo di Romagna, Italia. La sua carriera nel mondo dell’intrattenimento inizia negli anni ’80 come cabarettista, ma diventa molto più noto negli anni ’90 grazie alla sua partecipazione a programmi televisivi satirici.
  2. Mai Dire Gol: Uno dei programmi televisivi più famosi che ha visto Luttazzi protagonista è “Mai Dire Gol.” Questo show era noto per la sua comicità tagliente e le imitazioni politiche e sociali. Luttazzi utilizzava spesso questo spazio per criticare apertamente i politici e i personaggi pubblici italiani.
  3. Con il debutto di “Satyricon” nel 2001, Daniele Luttazzi introduce un nuovo tipo di talk-show ispirato a format statunitensi all’interno della programmazione di Rai 2, sotto la direzione di Carlo Freccero. Fin dalla sua prima puntata, il programma genera polemiche che aumentano progressivamente fino a culminare con la sospensione della trasmissione dopo un’intervista a Marco Travaglio riguardante il libro “L’odore dei soldi.” Questo scandalo televisivo porta alla chiusura anticipata del programma, avvenuta dopo soli dodici episodi. Inoltre, Silvio Berlusconi, Fininvest, Mediaset e Forza Italia intraprendono un’azione legale contro Luttazzi per diffamazione, richiedendo un risarcimento di 41 miliardi di lire. L’anno seguente, durante una visita ufficiale in Bulgaria, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi accusa pubblicamente Daniele Luttazzi, insieme a Michele Santoro ed Enzo Biagi, di utilizzare la televisione di stato in modo “criminoso” (noto come “Editto bulgaro”) e esprime il suo desiderio che simili situazioni non si ripetano in futuro. Di conseguenza, il talk-show di Luttazzi non viene rinnovato e, insieme ai programmi televisivi “Sciuscià” condotto da Michele Santoro e “Il Fatto” condotto da Enzo Biagi, scompare dalla programmazione della Rai. In seguito, una relazione del Parlamento europeo nel 2004 condanna come “ingerenza inammissibile” la richiesta di Silvio Berlusconi di escludere dalla Rai Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Dopo anni di contenziosi legali, Daniele Luttazzi emerge vittorioso dalle cause intentate contro di lui. Tuttavia, nonostante queste vittorie legali, Daniele Luttazzi non ha più collaborato con la Rai. Il 4 aprile 2001, apre il suo blog personale.
  4. Carriera successiva: Dopo il controverso episodio, Luttazzi si è dedicato alla scrittura e alla produzione di spettacoli teatrali. Ha anche pubblicato libri di satira e ha continuato a esibirsi in spettacoli dal vivo.
  5. Il ritorno in televisione: Nel corso degli anni, Daniele Luttazzi ha fatto alcune apparizioni televisive, ma il suo ritorno ufficiale in televisione è avvenuto nel 2018 con il programma “Sconosciuti – La nostra personale ricerca della felicità.” In questo programma, ha esplorato temi legati alla felicità e al benessere.

Nel 2003, inizia una serie di avvenimenti significativi per Luttazzi:

  1. L’edizione italiana di Rolling Stone viene pubblicata e Luttazzi scrive la rubrica di chiusura fin dal primo numero.
  2. Il 23 novembre, partecipa a una puntata live di RaiOt, dove critica il potere politico di Silvio Berlusconi e propone di boicottare le aziende che pubblicizzano sulle reti Mediaset.
  3. Il 24 novembre, la compagnia dell’Archivolto mette in scena a Genova la lettura dei Dialoghi platonici, tra cui il racconto “Stanotte e per sempre,” ma la rappresentazione viene descritta in modo inesatto dalla stampa, scatenando polemiche e minacce di querela da parte della vedova di Aldo Moro. Le accuse vengono successivamente ritirate dopo la visione del video della serata.
  4. Luttazzi espone una selezione di opere grafiche alla galleria Il vicolo di Genova.

Nel 2004, alcune cose importanti accadono:

  1. Luttazzi decide di terminare la sua collaborazione con la rivista Rolling Stone a causa di un’intervista che il direttore Carlo Antonelli fa a Carlo Rossella, ritenuta poco rilevante.
  2. Giuliano Ferrara gli offre una rubrica su Il Foglio, ma Luttazzi rifiuta l’offerta.
  3. Bompiani pubblica la sua nuova traduzione dei classici di Woody Allen: “Rivincite,” “Senza Piume,” e “Effetti Collaterali.” Inoltre, porta nei teatri lo spettacolo di satira “Bollito misto con mostarda.”

Nel 2005, accadono i seguenti eventi:

  1. Luttazzi pubblica il suo primo album musicale, “Money for Dope” con EMI.
  2. Intervista diversi autori satirici italiani per la rivista MicroMega, tra cui Stefano Benni, Sergio Saviane e Riccardo Mannelli.
  3. Pubblica il libro “Bollito misto con mostarda.”
  4. Viene invitato da Adriano Celentano a partecipare al programma “Rockpolitik,” ma Luttazzi declina l’invito in polemica con il direttore di Rai 1, Fabrizio Del Noce.
  5. Rinuncia a esibirsi al teatro Smeraldo a causa della nomina di Marcello Dell’Utri come direttore artistico della società che gestisce il teatro.
  6. A ottobre 2005, apre il suo blog interattivo con podcast.

Nel 2006, accadono i seguenti avvenimenti:

  1. Luttazzi chiude il suo blog il 12 gennaio, disabilitando la possibilità di inserire commenti e tornando a una pubblicazione meno frequente per evitare derive populistiche.
  2. Si esibisce in teatro con lo spettacolo “Come uccidere causando inutili sofferenze,” in cui immagina di essere inviato dal governo in missione in Iraq per intrattenere le truppe italiane.
  3. Michele Santoro gli offre uno spazio fisso ad “Annozero,” ma Luttazzi declina l’invito.
  4. Sky gli propone di inaugurare il nuovo canale comedy, ma l’idea non si concretizza.
  5. Il 10 novembre, esordisce a Conegliano con “Barracuda 2007.”
  6. Pippo Baudo chiede a Luttazzi di presentare con lui il Festival di Sanremo 2007, ma ottiene un rifiuto.

Nel 2007, accadono i seguenti eventi:

  1. A febbraio, esce il suo secondo CD musicale, “School Is Boring” con Edel.
  2. Luttazzi propone il “comma Luttazzi” contro le querele vessatorie durante un’intervista a Enzo Biagi per il programma Rai Rotocalco Televisivo.
  3. Torna in televisione con il varietà satirico “Decameron,” in onda su LA7.
  4. Il programma viene sospeso prima della messa in onda della sesta puntata a causa di una battuta considerata offensiva nei confronti di Giuliano Ferrara.
  5. Telecom fa causa a Luttazzi, ma quest’ultimo vince sia in primo grado che in appello.

Nel 2008, accadono i seguenti avvenimenti:

  1. Luttazzi esordisce al Gran Teatro di Roma con il monologo “Decameron,” che comprende quanto previsto per la sesta puntata del programma.
  2. Inizia a scrivere una rubrica di brevi battute sui fatti del giorno intitolata “Ultim’ora” per il quotidiano “il manifesto.”

Nel 2009, accadono i seguenti eventi:

  1. Luttazzi apre una palestra di satira sul suo blog, dove si formano gli autori di Lercio.it.
  2. Pubblica il saggio politico-satirico “La guerra civile fredda” con Feltrinelli.

Nel 2010, Luttazzi partecipa a “Raiperunanotte,” una trasmissione condotta da Michele Santoro, suscitando entusiasmo e polemiche con il suo monologo satirico.

Da questo punto in avanti, Luttazzi continua a essere attivo nella satira, scrivendo romanzi satirici, collaborando con diverse pubblicazioni e partecipando a progetti satirici vari.

In generale, Daniele Luttazzi è noto per essere un provocatore e un satirista con un approccio critico nei confronti della politica, della società e della cultura italiana. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, ma ha continuato a mantenere una presenza significativa nell’ambito dell’intrattenimento italiano.

Enzo Biagi intervista Daniele Luttazzi – 30/04/07 – Parte 1

Enzo Biagi intervista Daniele Luttazzi – 30/04/07 – Parte 2

Dal 2011 in poi, Andrea Luttazzi ha avuto una serie di attività significative:

  1. Nel 2011, ha pubblicato il romanzo a fumetti intitolato “La quarta necessità,” in cui ha contribuito con la storia e la sceneggiatura, mentre le illustrazioni sono state realizzate da Massimo Giacon.
  2. Durante le elezioni politiche del 2013, ha scritto e pubblicato il romanzo satirico “Lolito,” che è stato distribuito insieme a il Fatto Quotidiano. Questo libro ha venduto ben 28.000 copie in un solo giorno, portando alla sua immediata ristampa. Successivamente, l’editrice Chiarelettere ha pubblicato una nuova edizione del romanzo nel maggio 2013, rendendolo disponibile anche nelle librerie.
  3. Nel febbraio del 2015, ha rilasciato il romanzo satirico “Bloom Porno-Teo-Kolossal,” che era disponibile in edicola attraverso il Fatto Quotidiano.
  4. Nel mese di aprile del 2016, Luttazzi ha annunciato sul suo blog che la sua collaborazione con GQ non sarebbe più proseguita.
  5. Nel 2017, ha scritto l’introduzione per una raccolta di testi del collettivo satirico Lercio, intitolata “Per una comicità totale.”
  6. Il 3 gennaio 2019, durante una conferenza stampa, il direttore di Rai 2 Carlo Freccero ha annunciato l’intenzione di riportare Luttazzi in televisione, diciotto anni dopo la chiusura del programma “Satyricon.” Tuttavia, nonostante due incontri con la dirigenza Rai tra aprile e maggio, il nome di Luttazzi non è apparso durante la presentazione dei nuovi palinsesti. Luttazzi stesso ha spiegato le ragioni di questo mancato accordo in un post sul suo blog il 10 luglio, menzionando problemi di censura relativi a temi religiosi e pretese economiche inventate.
  7. A partire dal 14 aprile 2020, Luttazzi ha iniziato a scrivere una rubrica satirica giornaliera intitolata “Non c’è di che” per il Fatto Quotidiano. Inoltre, dal 26 aprile 2020, ogni domenica ha scritto una pagina chiamata “Questioni comiche,” dedicata alla teoria e alla pratica della comicità.
  8. Nel numero di agosto 2020 del mensile del Fatto Quotidiano, “Millennium,” è stato pubblicato un pamphlet di Luttazzi intitolato “Contro gli imperatori del web.”
  9. Il 22 novembre 2022, sotto la casa editrice Paper First, di proprietà del Fatto Quotidiano, è stato pubblicato il libro “Infinite Reich,” una parodia del classico “Infinite Jest” di David Foster Wallace. Questo libro è una satira del consumismo statunitense ambientata nella Germania nazista del 1945.

Nelle sue idee e opinioni, Luttazzi ha condiviso diversi principi fondamentali della comicità, tra cui brevità, esattezza, semplicità, sorpresa e ritmo. Ha anche sottolineato l’importanza della tecnica nella creazione di battute comiche e ha descritto una battuta come un micro-racconto con trama e struttura.

Luttazzi ha enfatizzato che la satira è un punto di vista e una forma di memoria, e si è occupato di temi come politica, religione, sesso e morte. Ha sostenuto che la satira ha il potere di liberare le persone dai pregiudizi inculcati da varie influenze culturali ed economiche.

Inoltre, Luttazzi ha insistito sulla necessità di resistere alla tentazione del potere e ha affermato che la satira non è semplicemente “scrivere battute,” ma piuttosto ciò che si fa con quelle battute. Ha anche distinto la satira dal semplice sfottò, sottolineando che la satira ha lo scopo di esprimere giudizi sui fatti e addossare responsabilità.

Infine, Luttazzi ha discusso del pregiudizio del realismo referenziale, sottolineando che il significato di una parola è influenzato dal contesto in cui viene utilizzata. Ha anche sottolineato l’importanza del “détournement” come strumento per smantellare l’ideologia dominante e ha criticato il popolo per accettare acriticamente il senso grammaticale dei testi senza considerarne il significato più ampio all’interno di pratiche sociali.

Controversie

Accuse di plagio

Caso Tamaro

Nel 1995, Daniele Luttazzi scrisse un libro-parodia intitolato “Va’ dove ti porta il clito,” una parodia del libro “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro. Tamaro citò Luttazzi in giudizio per plagio, ma il giudice assolse Luttazzi, sostenendo che poiché si trattava di una parodia, era normale che i due testi si somigliassero. Tamaro fece appello ma perse nuovamente la causa.

Caso Satyricon

Dopo le prime puntate del programma televisivo “Satyricon” su Rai 2 nel 2001, Daniele Luttazzi fu accusato di plagio. Il giornalista Christian Rocca e il critico televisivo Antonio Dipollina lo accusarono di copiare rubriche e battute dal “Late Show” di David Letterman. Luttazzi replicò affermando di essersi ispirato al modello americano, in particolare al “Tonight Show” di Johnny Carson, e sostenne che tutte le sue battute erano originali. La controversia proseguì, ma alla fine fu stabilito che la battuta incriminata non costituiva plagio o insulto, ma era satira.

Caso Decameron

Nel 2007, il programma televisivo “Decameron” su LA7 fu sospeso dopo che Luttazzi fece una battuta satirica su Giuliano Ferrara, che fu interpretata come un insulto. La rete affermò che la sospensione era dovuta all’offesa a Ferrara, ma Luttazzi ritenne che fosse dovuta al suo monologo satirico sull’enciclica papale “Spe Salvi,” registrato per la puntata successiva ma mai trasmesso. La controversia si concluse con una sentenza che stabilì che la sospensione era stata arbitraria e illegittima e che la battuta su Ferrara non era né un insulto né un plagio ma satira.

Caso blog e video anonimi

A partire dal 2008, un blog anonimo iniziò a elencare presunti casi di plagio da parte di Luttazzi, sostenendo che avesse copiato battute in inglese da altri comici. Nel 2010, un video anonimo comparve su Internet che metteva a confronto il repertorio di Luttazzi con quello di comici anglofoni. Luttazzi affermò che si trattava di un gioco noto come “caccia al tesoro” che praticava da anni, invitando i fan a cercare le citazioni nascoste nei suoi testi. La controversia divise l’opinione pubblica tra accusatori e difensori.

Accuse di evasione fiscale

Nel 2014, Daniele Luttazzi fu indagato per evasione fiscale per oltre 140.000 euro di Irpef. L’accusa sostenne che la sua società, Krassner Entertainment, aveva falsificato le scritture contabili per consentire l’evasione fiscale. Luttazzi negò le accuse e affermò che si trattava di un errore da parte della Guardia di Finanza. Nel 2017, Luttazzi fu assolto con formula piena, e il giudice ordinò lo sblocco del suo conto corrente.

Opere

Daniele Luttazzi ha scritto numerosi libri e ha partecipato a programmi televisivi e radiofonici. Alcuni dei suoi lavori più noti includono “101 cose da evitare a un funerale,” “Adenoidi,” “Barracuda,” “La guerra civile fredda,” e molte altre opere letterarie e spettacoli teatrali. Ha anche pubblicato album musicali come “Money for Dope” e “School Is Boring.”